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Stefano Perrone - Vertigo

Stefano Perrone - Vertigo

Melzi Fine Art è lieta di presentare Vertigo, la mostra personale di Stefano Perrone. L’artista milanese affronta con un nuovo ciclo di opere pittoriche, realizzate in prevalenza ad olio su tela, la dimensione dell’interiorità in rapporto con il sociale circostante, la voce del mondo emozionale che cammina su di un filo alla ricerca perenne del proprio equilibrio.

L’uomo è certamente l’interprete indiscusso dell’intera ricerca di Stefano Perrone. Il volto, il corpo si traspongono e mutano se stessi per indagare un’identità relegata ai margini, un’evidente crisi dell’individuo contemporaneo, che con difficoltà sempre maggiore si sente come un viandante, tuttavia non sul mare di nebbia intento nel contemplare l’infinito, ma sempre più smarrito all’interno di una società labirintica e tentacolare, che ne soffoca ogni pulsione. Un senso di vertigine che destabilizza, ne compromette l’armonia psicofisica, arrivando a provocare una caduta persistente, che pare senza fine, un vortice che attrae ma che non prevede la luce.

Perrone proviene dal mondo della pubblicità e quindi conosce bene le modalità ed i meccanismi sempre più perversi ai quali siamo costantemente assoggettati; una coercizione subdola che, osservando le opere dell’artista, esplica come essa non modifichi “solo” la personalità dell’umano, ma arrivi a mutarne anche la forma esteriore.

L’espressività pittorica di Stefano Perrone è stata protagonista di un cambiamento evolutivo, che ha la sua genesi nei corpi e volti disgreganti, deformati ed emaciati; fino a giungere alla modalità attuale, in cui le geometrie, le linee, la grafica vettoriale, vanno a costituire entità mutevoli più simili a corpi celesti che corpi umani. Una vertigo anche del colore che, con le sue continue rarefazioni ed accostamenti, incentiva ad abbandonare la forza di gravità che ci tiene ancorati al terrestre, per esplorare invece con la luminescenza del pigmento, territori inesplorati oltre la soglia della mente, consentendoci di elevarsi all’irrazionale.



La mostra resterà aperta fino al 6 giugno.

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